Il consumo di carburante rappresenta una delle voci di costo maggiori per la gestione della flotta nelle aziende. Gran parte dei costi operativi deriva dall'aumento dei prezzi del carburante, da uno stile di guida inefficiente o da eventuali problemi tecnici nei veicoli.
Come si può determinare il consumo effettivo di un'auto o di un automezzo? Anche se non sempre immediato, è possibile calcolarlo con una formula semplice e pratica.
In questo articolo
Il costo del carburante, a differenza di altre spese relative al singolo mezzo (come ad esempio bolli e manutenzioni programmate) può subire variazioni davvero importanti che, moltiplicate, per un’intera flotta possono portare a fluttuazioni significative dei costi.
Negli ultimi cinque anni, i prezzi dei carburanti in Italia hanno subito notevoli variazioni, influenzati da fattori economici globali ed eventi geopolitici. Se nel 2019 i prezzi sono rimasti relativamente stabili, la situazione è cambiata drasticamente nel 2020 con la pandemia di COVID-19. La riduzione della domanda globale di petrolio ha portato a un calo significativo dei prezzi, con la benzina che è scesa da una media di 1,57 €/l a circa 1,43 €/l. Nel 2021 è iniziata una fase di ripresa economica che ha determinato un incremento progressivo dei prezzi. La benzina è tornata a salire, raggiungendo una media di 1,62 €/l, mentre il gasolio si attestava intorno a 1,48 €/l.
L’anno successivo, il 2022, è stato segnato da un forte aumento dei prezzi dovuto all’instabilità geopolitica causata dall'invasione russa dell'Ucraina. Questo evento ha provocato un'impennata senza precedenti, con i prezzi della benzina e del gasolio che hanno superato i 2 €/l, toccando massimi storici rispettivamente di 2,18 €/l e 2,15 €/l. Nel 2023, i prezzi hanno mostrato fluttuazioni, compresi tra 1,77 €/l e 1,98 €/l, mentre nel 2024 si è osservata una leggera stabilizzazione, con una media di 1,82 €/l per la benzina.
Per determinare con precisione il consumo di carburante in base ai chilometri percorsi, si utilizza una formula semplice ma efficace. Questa permette di calcolare il consumo medio dividendo il numero di chilometri percorsi per i litri di carburante utilizzati dopo un pieno.
La formula è la seguente:
- Consumo medio di carburante = (Chilometraggio finale – Chilometraggio iniziale) / Litri di carburante consumati
In alternativa, si può esprimere come:
- Consumo medio = distanza percorsa (in km) / litri consumati, ottenendo il valore in km/l
Per ottenere un dato preciso, è fondamentale rilevare i chilometri percorsi prima di ogni nuovo rifornimento, confrontandoli con quelli già registrati.
Quando si acquista un veicolo, spesso il produttore fornisce un'indicazione teorica sui consumi, specificando quanti litri di carburante sono necessari per percorrere 100 km. Per verificare i consumi reali occorre però applicare la formula sopra indicata. Ad esempio, se dopo aver azzerato il contachilometri parziale e fatto il pieno con 20 litri di carburante si percorrono 100 km, il consumo medio sarà:
Consumo medio = 100 km / 20 litri = 5 km/l.
Questo significa che, in questo caso, il veicolo percorre 5 chilometri per ogni litro di carburante consumato.
È importante ricordare che il consumo di carburante di un veicolo è influenzato da diversi fattori, tra cui il volume del veicolo e il rapporto peso/potenza. Ad esempio, un’auto più leggera richiede meno sforzo al motore rispetto a un veicolo più pesante, avendo un consumo inferiore.
Anche per un camion, il calcolo del consumo di carburante segue un processo simile a quello di un’auto, ma con alcuni aspetti aggiuntivi da considerare:
Per calcolare il consumo, segui questi passaggi:
Questo metodo permette di ottenere un dato preciso che può essere monitorato regolarmente per ottimizzare l’efficienza e ridurre i costi.
Il primo passo per ottimizzare l'efficienza del consumo di carburante è identificare le cause principali degli sprechi. Gli sprechi possono derivare da diversi fattori, tra cui:
Agendo su queste aree è possibile migliorare significativamente l'efficienza del consumo di carburante, con benefici sia economici che per l’ambiente.
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